Significato
della Psicologia
© Carl Frederik Peder Aagaard, A stream in the spring woods with two women in a rowing boat
Clarissa Pinkola Éstes non è solo una scrittrice di grande successo: è una Terapeuta di un mondo che non esiste quasi più – ma che lei cerca di rintracciare instancabilmente nelle persone che le si avvicinano e che lavorano e studiano con lei; perché se quel mondo sembra scomparso nell’ambiente esterno, in realtà è ben vivo nella nostra profondità.
Il suo linguaggio è luminoso: non manca del rigore di una analista junghiana, ed è anche ammantato dalla magia e dalla meraviglia dello stare con lo sguardo ben sveglio su ciò che ci circonda.
La sua scrittura ci aiuta a comprendere alcuni passaggi del lavoro di terapia. Eccola.
Qual è il senso della psicologia … nel senso più vero del termine?
La parola stessa illumina la domanda – “psiche” significa l’anima … e “logos” significa la conoscenza:
significa lo studio e la conoscenza del viaggio dell’anima sulla Terra e attraverso tutti i mondi percettibili.
Per praticare una vera psicologia, quindi, dovremmo cercare i significanti nelle nostre vite attraverso tutti gli episodi delle nostre vicende, definendoli non tanto come “quelli buoni, quelli sgradevoli e quelli veramente brutti”;
ma piuttosto come discese, ascese, sempre alla ricerca di un’espressione creativa, di riparazioni e di significati in più di un mondo sensibile – dagli aspetti che provengono dal basso della terra, ma anche da ciò che chiamo “la visione aerea”, quella che può vedere le strade dello spirito e dell’anima, non solo quelle dell’ego.
In questo modo, da una visione panoramica, molti episodi della vita diventano episodi d’arte e artistici, invece che solo episodi morti o letali.
Ognuno di noi trasporta l’equivalente di giardini rigogliosi e campi selvaggi.
Benché noi non si possa controllare tutti i tipi di clima che nutrono o che imperversano, possiamo diventare metereologi di quei mondi che ci vivono dentro e che sono percepiti dalla psiche.
Possiamo avvertire più chiaramente ciò che è immanente e ciò che appartiene al passato, da un punto di vista energetico.
E possiamo anche discendere verso le trappole e i tesori che giacciono nell’infinita complessità delle radici.
Il sistema delle radici che appartengono all’anima si intrecciano tramite una rete di comunicazione sotterranea immensa e saggia, che chiamiamo inconscio personale e collettivo.*
Il lavoro della psicologia, quindi, è il lavoro dell’esplorazione sotterranea e del volo; del passaggio nelle avversità e della scoperta dei tesori.
L’umanità ha una psiche rigogliosa, un sottobosco pieno di sorprese; proprio come nelle foreste, in cui passano lenti corsi d’acqua, la vita scorre e si rinnova, brulica e canta.
Siamo noi, molto spesso, a non avere più orecchie per ascoltare quei linguaggi – come se il ghiaccio dell’inverno immobilizzasse i nostri sensi.
Psicologia, nell’Età dell’Acquario, significa il disgelo del cuore e della mente. Significa saper ascoltare le prime gocce che si sciolgono e accendere anche un pallido sole, che però illumini il cammino e ci restituisca la pienezza a cui abbiamo diritto per nascita.
* @Clarissa Pinkola Éstes – traduzione Giulia M. d’Ambrosio, riproduzione non consentita senza citazione della fonte.
